Costituente

 

La nuova Costituente

L’attuale crisi del sistema democratico occidentale nasce dalla mancanza di un nuovo processo costituente adeguato all’era attuale, dove l’uomo ha aumentato enormemente le sue conoscenze e le sue capacità decisionali.
La vera democrazia esiste solo quando essa pur con fatica riesce a rigenerarsi.
Il migliore e più adeguato strumento di rigenerazione della democrazia è nella sua stessa fase fondante, cioè ritornare alla costituente.

 

Nasce il nuovo uomo democratico

Questa alta tecnologia rende l’uomo volenteroso di fare da se, come meglio crede. Egli si costruisce un nuovo concetto di servizio e proprietà pubbliche funzionanti, ritiene un desiderio avverabile la vera democrazia totale. Nasce nell’uomo la consapevolezza di poter divenire un UomoRe dove i servizi e la proprietà pubblica sono per lui. Nasce il desiderio di essere Re.
Nel futuro politico non interessa chi governa, ma come. Il concetto di destra e di sinistra sono destinati a dissolversi. (Prof. Derrick De Kerckhove Univ Toronto, Napoli, Congresso Usa)

 

Dove nasce il nuovo potere dell’uomo

Internet possiede una memoria globale a disposizione del singolo con una iper pertinenza dei motori di ricerca che danno ubiquità, istantaneità, enorme accelerazione costruendo un plus che rende l’individuo un utilizzatore superpotente, quindi nel tempo diverrà superesigente.
Lo Stato in rete (di Castells) o lo Stato trasparente (di Levy) avrà: lo spazio pubblico rigorosamente libero, deliberazione politica solo in agorà digitale, voto digitale, parlamenti a network, che condividono risorse intellettuali ed info.
La autorità amministrative funzioneranno come comunità virtuali aperte.

 

Necessita un nuovo modello di democrazia

Il nuovo spazio pubblico dovrebbe applicare alle reti i principi della repubblica di Platone, di Firenze e di Venezia. (Prof. Derrick De Kerckhove Univ Toronto, Napoli, Congresso Usa)

La giustizia non è una questione di ingegneria istituzionale o giuridica, ma è in primo luogo un problema morale e culturale connesso alla comunicazione e alla distribuzione del sapere. (dal 4° Libro della repubblica di Platone)

Per eliminare il tiranno è necessario istituire che l’autorità di  distribuire li offici e gli onori sia in tutto il popolo, acciocché un cittadino non abbia a riguardare all’altro e che non possa fare da capo. (dal trattato 3 capitolo 1 sul reggimento ed il governo di Savonarola)

L’idea di governo elettronico si basa sul fatto che esso diventi “servizio” “pubblico” per far diventare la politica solo funzione amministrativa, perché questo ha la potenzialità di elaborare, deliberare, far eseguire, controllare. (Prof. Derrick De Kerckhove Univ Toronto, Napoli, Congresso Usa)

 

La democrazia Continua o la privatizzazione della politica?

Il free-software e l’open source sono il più grande esempio di “democrazia continua”. La genetica della democrazia continua è la “democrazia digitale” obbligata al suo sviluppo dal basso.
La democrazia continua sostituirà la “democrazia intermittente”, la quale quest’ultima ha il suo genetico sul mandato fiduciario basato sulla rappresentatività e/o rappresentazione.
La rappresentanza da al mandato indipendenza ed il cittadino dopo il voto diviene una vera e propria entità astratta, tutto ciò è estremamente pericoloso perché rende la democrazia, la politica, lo Stato per pochi, è così che abbiamo la privatizzazione della politica.

 

Il cyberspazio impone la nuova politica

Il cyberspazio o universo digitale ha 3 caratteristiche importanti: inclusività, trasparenza perché aumenta le info e bypassa tutto, universalità perché trascende tutte le barriere territoriali linguistiche e istituzionali.
Il cyberspazio farà emergere nuove ed inimmaginabili forme politiche, oltre che nuove città e regioni digitali, con la necessità di un governo elettronico.
Nasce la nuova Agorà (Prof. Pierre Levy Univer Ottawa)

 

Il Cyberdemocrazia eleggerà l’idea

La democrazia continua è fondata sugli individui e non sulla massa, obbliga al tempo reale della legge del consenso, passeremo dall’elezione dell’uomo a quella dell’idea dividendo la stessa dall’eletto. Su questo nascerà anche l’esigenza di trasformare la rete digitale dell’idea, nella rete reale dell’idea, rompendo la negativa selezione all’accesso alla politica.
La democrazia continua è uguaglianza, il contrario del privilegio.

 

La Europa

Dal tempo dell’antica Roma e del Rinascimento l’Europa non è un’area geopolitica, ma un eterno polo ideale, non è una sommatoria di razze e popoli, ma un’unità spirituale, se non fosse così non avrebbe superato due superguerre.

Esiste così un’Umanità Europea ben definita che si basa su processi psichici e culturali e non sulla residenza in un territorio.
L’Europa non è un luogo è un punto d’incontro.
Non a caso ancora nel resto del pianeta viene chiamata “il primo mondo” quando da tempo ormai non è più la prima economia della Terra.
Per essere nel futuro o si è nuova generazione o si è morte.
Sono le affinità delle connessioni umane, vissute in comunione, che hanno costruito la coscienza europea.

 

Le Europa

Quindi se l’Europa non è territorio, ma umanità allora ogni luogo dove questa si manifesta è Europa.
Prendendo coscienza di ciò esistono LE EUROPA; l’Europa UE, l’Europa Canada, l’Europa Latino Americana.
Epicuro non si occupava solo di fisica, astronomia, cosmologia, poetica, etica, politica, logica, matematica – di cui oggi ne trattiamo solo alcune – ma si occupava anche di scienza dell’essere e dell’esistenza.
Epicuro voleva una filosofia che si occupasse del Tutto senza addivenire alla pansofia, per lui la vera filosofia era scienza universale del cosmo, come oggi lo sarebbero le relazioni sistemiche della biosfera.
La filosofia del Tutto da luogo alle ramificazioni delle scienze come alle loro inclusioni in essa.
“… è e sarà l’inclusione di tutte le scienze della e nella filosofia il vero atto di nascita DELLE EUROPA e delle sue unicità…”
Chi è dentro questa concezione è e sarà Europa che si chiami Francia, Canada o Brasile ed è e sarà ecobioumana.

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