Proposta finale

 

Faremo dell’ecobihum e dell’onniarchia, come delle chiese glocal, la base per la richiesta di una nuova fase costituente in ogni paese in cui i giovani e gli uomini in spirito avranno la volontà e la forza di ottenerla.
Finisce l’era del consumismo, della democrazia intermittente, delle dittature sofisticate. Nasce una società ‘’giovanile’’ per il nuovo mondo.

 

Ecobihum

Unire dignità, conoscenza, sapere, spiritualità, sapienza, rivoluzioni convergenti – digitale, genetica, energetica, demografica, economica, neutrinica – in un nuovo ordine mondiale.
Questi sono elementi fondamentali dell’Ecobihum per cui i processi di trasformazione saranno diretta conseguenza di tutto ciò in una elaborazione Fronesofica.

 

Fronesofia

La Fronesofia è lo strumento del processo di trasformazione dall’ieri al domani.
Il migliore ausilio per un’azione di trascendenza o di intuizione.
Fronesofia è la simbiosi tra Fronesi, Saggezza, equilibrio delle conoscenze, e Sophia, Sapienza, equilibrio tra saggezza ed intuizione.
Se la poggiamo sul principio di Denis de Rougemont dell’in-nesto e del co-nesto dove può avvenire la continua creazione compartecipata dall’uomo senza interrompere la propria come l’altrui natura.

 

Eco+Bio+Umanista

Bios naturale e bios artificiale vengono co+modificati continuandone l’evoluzione creativa umana e divina proprio con l’in-nesto ed il co-nesto e devono essere di tutti senza nessuna forma di monopolio.
L’eco porta l’altro uomo ad essere considerato sempre uguale, diverso, superiore, perché richiede la libertà della scelta della sua dimora. Il tutto nella libertà di decidere del suo habitat genealogico e del suo libero arbitrio.

 

Cambiano i modelli educativi

I processi educativi dovranno modificarsi e contenere a pieno i contenuti dell’Ecobihum evoluti dalla fronesofia e dalla dromologia, creare veri e propri nuovi modelli in famiglia, nella scuola, nelle università, nella letteratura, nell’arte, nello sport.

 

Welfare community

E’ una forma di intervento civile del cittadino che dedica nell’arco della sua vita un monte ore al servizio della reciprocità solidaristica.
Lo stato premia tale cittadini con buoni fiscali da utilizzare per ridurre il proprio prelievo impositivo delle tasse e delle imposte.
I giovani dedicano un anno obbligatorio al servizio civile riconosciuto a pieno pensionisticamente.

 

Share Economy Sociality

E’ la teoria della Share Economy del Weitzmann applicate non più ai bilanci delle aziende private, ma bensì agli interessi pubblici.
Tale teoria prevede, in campo privato, la presenza di un azionariato diffuso dei dipendenti dell’azienda, o i famosi Stock Options a favore del management.
Noi proponiamo di adoperarla in campo pubblico e per questo la chiameremo Share Economy Sociality, per cui diverrebbe così:
la tassazione sul reddito delle persone fisiche e giuridiche si dividerà in due parti, la prima a riscossione fissa ed immediata definita Imposta di Base che verrà inserita all’interno di tutto il sistema della gestione della finanza pubblica, la seconda a riscossione fissa definita Imposta di Premio da consumarsi al raggiungimento dell’attivo di Bilancio, una sorta di Profit Sharing Sociality, cioè profitto azionario sociale, corrispondente ad una quota di prelievo fiscale che verrà adoperata come premio per l’operatore al raggiungimento del traguardo di attivo di Bilancio.
All’interno dell’imposta di base vi dovrà rientrare anche una percentuale da erogarsi a vantaggio di un definito programma di opere e/o di un definito programma di servizi sociali.
Questi verranno deliberati a suffragio universale su proposte del parlamento programmatore e di un numero “X” di elettori. Identico processo verrà applicato per il profitto azionario sociale.
Secondo noi si creerà così una democrazia dell’economia pubblica, che rappresenterà sicuramente il cambiamento dell’era democratica occidentale, dove il libero cittadino disporrà direttamente del bilancio dello stato. (Mosaico)

 

Inventare la ONNICONNESSIONE

E’ arrivato il tempo e lo spazio per cambiare la rete per come la conosciamo, democrazia e comunicazione sono in continuo divenire, in una relazione inscindibile, pena la fine di entrambe, per cui dobbiamo imparare a connettere realtà che prima ritenevamo impossibili.
Si deve inventare la connessione tra digitale e non digitale per poter collegare tutti.
La comunicazione digitalizzata è imprevedibile e non programmabile. Ha bisogno di una democrazia da inventare. (Prof. Luca Toschi Unifi)

 

Onniarchia

Processo democratico dove la governabilità della politica è data da nuovi modelli amministrativi che azionano l’idea che il corpo elettorale ha determinato con libere ed universali elezioni.

Arca è salvezza riconosciuta tale dalla rete di solidarietà orizzontale che offre il nuovo sistema digitale. Una salvezza, un aiuto voluto a tutti e per tutti, Onni.

I mandati non sono più in bianco per uomini che non meritano di rappresentare il popolo.

 

Proposta Finale

Faremo dell’ecobihum e dell’onniarchia, come delle chiese glocal, la base per la richiesta di una nuova fase costituente in ogni paese in cui i giovani e gli uomini in spirito avranno la volontà e la forza di ottenerla.
Finisce l’era del consumismo, della democrazia intermittente, delle dittature sofisticate.
Nasce una società “giovanile” per il nuovo mondo.

 

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2 Responses to Proposta finale

  1. Jey Biava says:

    per il bene comune dove ognuno di noi nella sua unicità del suo essere si apre all’altro..citando Lèvinas..l’Opera, movimento del medesimo verso l’altro che non torna mai al Medesimo..

  2. Ecobihum says:

    Rivelazione, interpretazione e linguaggio questi sono tre fattori fondamentali del pensiero di Levinas che noi non certo abbiamo sottaciuto e nemmeno dimenticato nelle nostre ricerche per l’ecobiumanesimo, non solo abbiamo anche colto con grandissima attenzione lo sviluppo comune del pensiero tra lui e Dostojevskij. È un pensatore che sottolinea molto bene il ruolo fondamentale che ha l’Altro (inteso come altro uomo) che diventa il prossimo del mio impegno morale ed una vera e propria traccia che apre alla trascendenza.
    Levinas preferisce pensare la filosofia come la “conoscenza dell’amore” piuttosto che l’amore della conoscenza.
    Il nostro progetto vuole rovesciare i concetti attuali di un pensare inesistente, passando dalla trasformazione del modello sociale, ormai superato quasi in tutto. Una nuova Europa, in un nuovo contesto di popoli, di cultura, di democrazia, di governo, di leadership, di confini.

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