La felicità è nel creare

 

Sulla felicità del possedere si è basato per oltre due secoli l’intero sistema industriale oggi alla fine.
Oggi l’intero sistema del digitale, della rete a network, impone l’obbligo della creatività.
La felicità dell’uomo è data da ciò che crea, persino l’economia si sta confacendo a tale esigenza tramite il capitalismo intellettuale.

 

L’assenza di neocreatività pone il conflitto

La colonizzazione digitale sta imponendo la bytizzazione dei servizi e delle missioni, così l’uomo diviene un terminalista del proprio computer, eliminando completamente la  funzione creativa. Non sviluppare la neocreatività porrà l’uomo ad uno stress spasmodico che sfocerà obbligatoriamente in un conflitto per l’eliminazione di ciò che lo rende instabile e lo farà sempre più scivolare verso una cultura di dominio basata sulla prepotenza delle nuove dittature.

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